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domenica 20 novembre 2011

Perché le scie di condensa non posso espandersi come quelle che vediamo nei nostri cieli odierni


In questo articolo si vuole dimostrare con l'ausilio di calcoli fisico-matematici, come le reali scie di condensa abbiano una espansione (larghezza) molto minore di molte scie che adesso si vedono formarsi dietro gli aerei che solcano i nostri cieli. Del fatto che le scie di condensa siano  per loro natura delle scie sottili, troviamo testimonianza anche in una didascalia presente a pagina 144 di una rivista dell'aereonautica statunitense del 1975 (Aviation Weather), ove sotto un'immagine di scia di condensa si trova scritto:

Figure 130  Contrails. The thin contrail is freshly formed by an aircraft

Ovvero: Figura 130 Scie di condensa. La scia di condensa è stata da poco formata da un aereo.



E adesso passiamo al calcolo del raggio di una scia di condensa in funzione della pressione di vapore saturo dell’acqua e dell’umidità relativa.


Calcolo del raggio di una scia di condensa

A noi interessa sapere quanto vapore acqueo per unità di volume sia presente nell’aria a differenti quote, e quanto vapore ancora possa essere immesso nell’aria prima che si arrivi alla condizione di saturazione. Assumiamo che la scia di condensa si formi quando il vapore acqueo prodotto da un aereo satura l’aria in cui vengono emessi i fumi del motore.

Ovviamente non si tratta di una "nostra" assunzione arbitraria e soggettiva, ma basata su quanto troviamo scritto a pagina 143 di una rivista dell'aereonautica statunitense del 1975 (Aviation Weather), ovvero che:

“La scia di condensa del vapore fuoriuscito dal motore si forma a causa dell'immissione nell'atmosfera di vapore acqueo aggiunto dai motori dell'aereo in quantità sufficiente da causare la saturazione o sovrassaturazione dell'aria. Dal momento che l'atmosfera è anche surriscaldata dal motore dell'aereo, il vapore aggiunto deve essere di tale entità da saturare o sovrassaturare l'atmosfera nonostante tale calore aggiuntivo.”

[Il grassetto è stato aggiunto dall'autore del presente articolo. Nell'originale inglese si legge testualmente: “The exhaust contrail is formed by the addition to the atmosphere of sufficient water vapor from aircraft exaust gases to cause saturation or super-saturation of the air. Since heat is also added to the atmosphere in the wake on an aircraft, the addition of water vapor must be of such magnitude that it saturates or supersaturates the atmosphere in spite of the added heat.”]

Ad ulteriore conferma citiamo il Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l’UAI (Unione Astrofili Italiani) - di libro di Girolamo Sansosti e Alfio Giuffrida (Gremese Editore – 2006) dove a pagina 86 si legge:

“L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente.”

Una sorta di conferma indiretta l'abbiamo dalle parole pronunciate dal meteorologo militare Guido Guidi ad una puntata della trasmissione Geo & Geo (la registrazione è disponibile a questo link):

"Se l'umidità è in aumento, se è molto consistente il contributo di umidità le scie tendono a divenire sempre più larghe e noi usiamo dire che tendono a divenire persistenti nel cielo e quindi anche a dar luogo a nuvolosità"

Il nostro studio fa riferimento per l'appunto a quelle scie persistenti che si espandono nel cielo e che secondo questo meteorologo si formano quando c'è alta umidità è in aumento. Non crediamo sia azzardato supporre che il termine alta, riferito ad una quantità che varia da 0 a 100, dovrebbe riferirsi a ben più del 60 (avete mai sentito dire che un voto di 6, su una scala che va da 1 a dieci, sia un voto alto?) e ci chiediamo come il signor Guidi giustifichi la presenza di tutte quelle scie persistenti in inverno quando i valori di umidità relativa non sono sufficienti. Quanto alla possibilità che le scie persistano a lungo nel cielo mi sono già espresso altrove, ma nel presente articolo i concentro su altre questioni.
Saturazione dell'umidità significa che c'è (in una certa porzione dell'atmosfera) il massimo valore di vapore acqueo possibile che a sua volta dipende dalla temperatura dell'aria (vedi equazione di Clausius-Clapeyron). Sovrassaturazione significa che il contenuto in vapore acqueo supera addirittura tale valore massimo. L'umidità in eccesso a questo punto condensa facilmente specie se vi sono delle particelle che fungono da nuclei iniziali di condensazione (e che troviamo di regola nei fumi dei motori); in assenza di queste particelle l'aria potrebbe anche restare in una situazione di equilibrio instabile e restare soprassatura (almeno per un certo periodo di tempo).

L'indice utilizzato per stimare il livello di umidità è la cosiddetta umidità relativa, rapporto tra la pressione del vapore acqueo misurata in una certa zona dello spazio (per essere precisi occorrerebbe parlare di pressione parziale del vapore acqueo), e la massima pressione possibile (che corrisponde al livello di saturazione). Infatti sappiamo che la pressione di un aeriforme (almeno in certe condizioni ideali, che come vedremo sono soddisfatte in prima approssimazione nel nostro caso) secondo l'equazione dei gas perfetti) è proporzionale al rapporto n/V (numero di moli per unità di volume, dove il numero di moli rappresenta un indice della quantità della sostanza aeriforme); quando si arriva a saturazione dell'umidità anche la pressione di vapore è massima e viceversa. Tale valore massimo della pressione del vapore per un dato valore di temperatura si chiama tensione di vapore o pressione di vapor saturo.

Ad esempio se la pressione del vapore acqueo misurata vale 100 Pascal e la pressione di vapor saturo vale 500 Pascal, il rapporto tra i due valori è 1/5, e tale frazione espressa in percentuale corrisponde all'umidità relativa, che in questo caso sarebbe del 20%  (1/5*100=20).
In questo nostro primo calcolo assumiamo che si possa utilizzare per il vapore acqueo, alla quota di circa 10 km di altezza, l’equazione dei gas reali PV=nRT. In realtà tale equazione costituisce una ottima approssimazione della realtà sperimentale solo per valori molto alti di temperatura e molto bassi di pressione. Nel nostro caso la pressione è alquanto bassa e la temperatura pure, e quindi solo una delle due condizione è verificata. Controlleremo in seguito tramite l’equazione di Van der Waals (vedi appendice 2 in fondo al presente documento) quale sia l’entità dell’approssimazione da noi fatta e quale la ripercussione sulla quantità da noi calcolata (il raggio di una scia di condensa).

Dall’equazione dei gas reali PV=nRT possiamo ricavare in funzione degli altri parametri il numero di moli di vapore acqueo per unità di volume n/V=P/RT. Da notare che il rapporto n/V non è altro che l’inverso del volume molare, quantità che entra in una delle formulazioni più utili della sunnominata formula di Van Der Waals. Una volta noto il numero di moli, dal momento che la molecola dell’acqua (H2O) ha peso atomico 18 (16+1+1), basta moltiplicare per 18 tale quantità e ottenere i grammi di vapore acqueo.

I grammi di vapore acqueo per unità di volume sono quindi 18*n/V=18*P/RT. Se utilizziamo per la costante R il suo valore 8,315 (calcolato nel Sistema Internazionale) la densità di vapore acqueo presente nell’aria espressa in grammi al metro cubo sarà data da 18*P/RT.

Ecco quindi la nostra prima formula:
1) 18*P/RT  densità di vapore acqueo in grammi al metro cubo (gr/m3)

Indichiamo adesso con Ps la pressione di vapore saturo dell’acqua, ovvero la massima quantità di vapore che può essere presente ad una data temperatura, in una zona in cui la pressione del vapore acqueo sia P. Per calcolare quanto vapore acqueo è possibile immettere ancora, prima che la saturazione inneschi la condensazione del vapore in eccesso, basta calcolare la quantità massima di vapore inserendo Ps al posto di P nella formula 1 ottenendo:

2) 18*Ps/RT valore limite della densità di vapore acqueo, espresso in grammi al metro cubo  (gr/m3).
Basta quindi fare la differenza tra la formula 2 e la 1 per ottenere la massima quantità che si può ancora immettere prima di arrivare alla saturazione: 18*(Ps-P)/RT. Siccome è utile esprimere i risultati dei nostri calcoli in funzione dell’umidità relativa, che è definita dal rapporto P/Ps espresso in percentuale, (Hrel=100*P/Ps), in questa ultima formula mettiamo in evidenza Ps ed applichiamo la proprietà distributiva ottenendo:
3) 18Ps(1-0,01*Hrel)/RT massima densità di vapore acqueo che si può ancora immettere, espressa in grammi al metro cubo  (gr/m3).

La quantità di vapore acqueo emessa per motore da uno degli aerei che consuma più carburante (il quadrimotore Boeing 747) è, come calcolato in un precedente articolo 4,7 gr. per ogni metro di percorso (quantità massima presumibilmente sovrastimata, per eccesso di zelo), ed utilizzeremo tale valore per calcolare i limiti massimi della larghezza di una scia. Ad ogni modo nei calcoli successivi indicheremo con C tale quantità (grammi di acqua generata per ogni metro di percorso da un singolo motore dell'aereo).  Se Rs è il raggio dell’eventuale scia di condensa formatasi in seguito al passaggio dell’aereo, immaginiamo che tale quantità di vapore acqueo si distribuisca in un volume cilindrico di base π R2e di altezza pari ad un metro (in realtà si dovrebbe supporre che vi sia una maggiore densità in prossimità della parte più interna del cilindro, ovvero vicino al suo asse, ed una minore densità nella parte più esterna, ma l'utilizzo di un simile modello più preciso, che faccia uso ad esempio di una distribuzione gaussiana, porterebbe ad un risultato ancora più piccolo della larghezza della scia, che quindi stiamo qui sovrastimando).  Ciò porta ad una densità di vapore acqueo pari a

4) C/π R2s    densità di vapore acqueo nella scia espressa in grammi al metro cubo  (gr/m3).
Adesso possiamo determinare l’ampiezza del raggio della eventuale scia di condensa uguagliando le quantità date dalle due formule precedenti, ovvero la 3 e la 4; ciò significa che ipotizziamo che tutto il vapore acqueo che fuoriesce dal motore finisca per accumularsi in una zona di raggio Rs ove arriva a saturazione e condensa.
5)  18Ps(1-0,01*Hrel)/RT=C/π R2s  
Da questa equazione possiamo ricavare facilmente il raggio Rs semplicemente inserendo 8,315 al posto della costante dei gas perfetti R (ovvero il suo valore nel sistema internazionale) invertendo la formula e poi estraendo la radice quadrata


raggio della scia di condensa espresso in metri


(precisiamo che pur calcolando delle densità in grammi al metro cubo, abbiamo uguagliato due quantità in cui tutti gli altri fattori sono espressi in unità del sistema internazionale; d'altronde moltiplicando per 10-3 entrambi i membri avremmo una equazione equivalente alla precedente, con le densità espresse in kg al metro cubo; le lunghezze calcolate sono quindi espresse correttamente in metri)
In questa formula è evidente che all’aumentare dell’umidità relativa (quantità che varia tra zero e 100 punti percentuali) diminuisce il denominatore, e quindi aumenta il raggio. Siccome poi il valore della pressione di vapor saturo diminuisce rapidamente al diminuire della temperatura, e siccome tale quantità compare a denominatore, il raggio dell’eventuale scia di condensa è massima alle basse temperature.

Calcolando il raggio della eventuale scia di condensa formatasi a differenti temperature (tra  -80° C e -40° C) e per diversi valori di umidità relativa si ottengono valori della sua larghezza che solo in casi eccezionali potrebbero raggiungere due o trecento metri (casi eccezionali significa ad esempio temperature di circa -80 gradi ed umidità relative al di sopra del 60 per cento, condizioni che consultando i valori delle radiosonde non si incontrano praticamente mai). Dal momento che all’aumentare della temperatura aumenta la pressione di vapore saturo e quindi diminuisce (vedi formula 6) la dimensione del raggio della scia, anche se ci potesse essere qualche scia di condensa a valori inferiori della temperatura (come afferma per esempio il meteorologo militare Costante De Simone) la sua larghezza sarebbe alquanto ridotta, e quello che vogliamo mostrare è come la larghezza delle scie visibili nel cielo (come si evince anche dalla consultazione delle mappe satellitari) risulta molto ma molto maggiore delle dimensioni massime calcolabili in base ai calcoli qui esposti.

I valori di pressione di vapore saturo utilizzati nei calcoli (il file del foglio di calcolo programmato a tale scopo assieme ad un altro file di applicazione dei calcoli stessi è scaricabile in un unico file compresso in formato .zip) derivano dall’applicazione della legge di Clausius-Clapeyron, che ci fornisce la dipendenza funzionale tra pressione di vapore saturo dell’acqua e la temperatura.

dove A=6,1078 hPa (ettopascal ovvero millibar),
a=7,5 e b=237,3 per la pressione del vapore saturo rispetto all'acqua liquida
a=9,5 e b=265,5 per la pressione del vapore saturo rispetto al ghiaccio (da utilizzare nel nostro caso, viste le bassissime temperature in esame, molto al di sotto degli 0 gradi centigradi).

Nel nostro caso ci interessa esclusivamente la pressione di vapore saturo rispetto al ghiaccio.

A questo punto non resta che fare i calcoli del raggio per differenti valori di temperatura (e quindi di Ps) e di umidità relativa.
E' da tenere presente che i calcoli qui eseguiti non prendono in esame che uno degli aspetti che influenza la formazione delle scie di condensa, e seppure essi possano fornire valori di eventuali larghezze di scie formatesi a temperature maggiori di -30 °C si tratta di valori puramente teorici (il calcolo non è estensibile a quelle temperature per altri movi); per altro si sa che le scie in certe condizioni si possono formare e non essere visibili da terra (dipende dalla dimensione dei cristalli di ghiaccio che si formano dimensione che è influenzata a sua volta da quella del particolato che  funge da nucleo di condensazione, lo conferma sempre Aviation Weather.)
Da notare che valori vicini al 90% di umidità relativa sono a dir poco inusuali alle quote di crociera degli aerei (8-13 km). Un’attenta lettura dei dati delle radiosonde, verificata giorno dopo giorno, mostra che avere alta umidità relativa alle più alte quote praticate dagli aerei è decisamente inusuale. Se a quote inferiori a quelle di crociera (ovvero a meno di 8 km di quota) troviamo anche alti valori di umidità relativa (talora persino del 100%), a quote superiori le umidità relative molto inferiori, e intorno ai 10/13 km di quota spesso si registrano valori inferiori al 30%. Molto frequenti specie in inverno alle quote di 10/13 km sono i valori quasi nulli (minori del 10%). Se quindi possiamo pure calcolare l’eventuale raggio di una scia di condensa che si formi a temperature dell’ordine di -70 o -80 gradi (quali quelle che si raggiungono a quote intorno ai 10/12 km di quota) anche con valori di umidità relativa del 90% o del 95%, tali valori sono più che altro ipotetici.

Va aggiunto il fatto che, come segnalato anche sul documento dell’aviazione statunitense Aviation Weather (sempre a pagina 143), il passaggio dell’aereo coi suoi motori caldissimi scalda l’aria circostante e quindi quando ci troviamo in una zona dell’atmosfera con temperatura (per esempio) -60 gradi, per qualsiasi calcolo relativo alla formazione delle scie di condensa dovremmo riferirci a qualche grado di più. Tale effetto causa un’altra sovrastima dei valori del raggio calcolato, ed è da notare che l’effetto non è piccolo, dato che il passaggio di un aereo in prossimità di una formazione nuvolosa sottile e non troppo fredda può anche far evaporare parzialmente la nube (come documentato sempre da Aviation Weather a pagina 144, vedi immagine in apertura di articolo).

I valori calcolati vanno moltiplicati per 2 per ottenere il diametro della scia (larghezza della scia emessa da un singolo motore) e poi per il numero dei motori stessi. In tal modo abbiamo una stima della larghezza massima della scia di un aereo che è decisamente una sovrastima. Infatti se per valori piccoli di R (raggio della scia) otteniamo dai nostri calcoli che le scie devono vedersi come piccole e separate, e quindi anche se fossero 4 non dovrebbero superare la dimensione dell'apertura alare (circa 70 metri per i più grandi aerei), per valori più grandi di R le diverse scie si sovrappongono ed è chiaro che se l'umidità in eccesso "cerca" una zona libera ove potere saturare l'aria la trova non tanto a destra o a sinistra, ma piuttosto al di sopra e al di sotto, e per valori ancora più grandi di R la somma delle varie scie si comporta quasi come un'unica scia emessa dal centro dell'aereo.

Per questo nel foglio di calcolo allegato si pongono alla fine delle condizioni di scelta:
- se R è abbastanza piccolo vengono fuori 4 scie separate
- se R è più grande il risultato è un'unica scia larga circa quanto 8 volte R (valore per quanto appena detto sovrastimato)
- se R è ancora maggiore si ricorre ad un'approssimazione ellittica, ovvero si vede la scia come avente una sezione ellittica invece che circolare, dove la semidistanza focale dipende dalla distanza tra i motori di destra e di sinistra (nel calcolo si è utilizzato per la semidistanza focale un valore di 20 metri che corrisponde ad una distanza tra i motori di 40 metri; è facile vedere che per i valori più alti della dimensione della scia totale l'approssimazione ellittica tende al risultato che si otterrebbe considerando un'unica scia emessa dal centro dell'aereo).
- per alcuni valori intermedi si ricorre ad una media pesata di modo da ottenere un risultato più preciso che corrisponda ad una funzione continua.



Vediamo allora da una immagine satellitare quanto è larga una tipica "scia degli aerei", ed iniziamo da una fotografia dei satelliti MODIS del 25 aprile 2010 (ricordiamo che in lingua inglese si scrive prima il mese e poi il numero del giorno).


Facciamo click sotto la prima immagine dove è scritto "pixel size" ovvero "dimensione di un pixel" (il singolo punto che definisce l'immagine nello schermo) scegliendo la mappa più dettagliata possibile ovvero quella a maggiore risoluzione: 1 pixel = 250 metri. Di tale mappa qui sotto possiamo vedere due screenshot.

A questo punto facendo click col tasto destro del mouse registriamo l'immagine nel nostro PC e la riapriamo con un programma di grafica che permetta di ritagliare la zona che ci interessa, di fare lo zoom e di analizzare la larghezza della scia contanto i pixel (io ho utilizzato il comunissimo programma paint ma qualsiasi programma di grafica dovrebbe andar ugualmente bene).

Qui accanto potete vedere la zona che ho ritagliato e sotto potete vedere la zonoa che ho analizzato con lo zoom.

Ancora più sotto l'immagina dello zoom (ingrandita 8 volte, zoom dell'800%) eseguito nell'intorno della una scia. Da tale immagine si può risalire agevolmente alla dimensione della scia stessa contando i pixel. Non è difficile identificare i pixel, sono quei quadratini dal medesimo colore e che danno ragione della definizione dell'immagine. Ad ogni modo col programma paint così come con molti altri programmi di grafica è possibile posizionarsi col cursore del mouse su una zona del disegno e verificare in quale zona esatta ci troviamo (pixel orizzontali e pixel verticali del disegno) di modo da essere certi della nostra misura.


Nella figura successiva vengono evidenziate due zone della scia, una delle quali misura tre pixel e l'altra due e come al solito per sottostimare il calcolo (più risultasse grande la scia e più sarebbe difficile considerarla una scia di condensa) prendiamo per buona la misura minore. Da notare che stiamo misurando solo la parte centrale della scia, quella di un bianco più intenso, visto che ai lati il bianco sfuma pian piano.

Essendo in questo caso la scia obliqua ed inclinata quasi esattamente a 45 gradi per ottenerne lo spessore dalla precedente misura di 500 metri (2 pixel per 250 metri) occorre dividere tale numero per la radice quadrata di due (è come calcolare il cateto di un triangolo rettangolo isoscele di cui è nota l'ipotenusa) ottenendo finalmente 353,6 metri.

Una scia decisamente molto ampia.

E adesso vediamo quali sono i parametri di umidità relativa e temperatura in quella località a quella data, controllando i dati delle radiosonde più vicine. Il  controllo per eccesso di zelo è stato fatto su tre rilevazioni eseguite ogni 12 ore.


I dati seguenti mostrano che difficilmente si potevano formare delle scie di condensa (le umidità relative sono quasi sempre minori del 60% alle varie quote), ma di sicuro, come potete controllare inserendo i dati nel foglio di calcolo, se si fossero formate le loro ampiezze sarebbero state sicuramente  molto inferiori. I calcoli infatti danno valori massimi di 100 metri (pur con tutte le sovrastime discusse in precedenza, il che è tutto dire). Di fronte ad un valore di oltre 350 metri letto sulla satellitare direi che siamo decisamente fuori dai limiti consentiti. Per altro sarà mia cura prossimamente mostrare altri casi simili (e persino più eclatanti) di scie enormemente espanse non classificabili come scie di condensa.

  NB: Al link precedente trovate due file compressi:

1 - definitivo chemtrails.xls, con il modello di calcolo applicabile a qualsiasi set di valori di temperatura ed umidità relativa oltre ai calcoli relativi al confronto tra le approssimazioni di gas perfetto e di Van der Waals


2 - scia studio chemtrail.xls con i calcoli applicati alla specifica scia studiata in questo articolo, rifatti per i tre set di valori forniti dai radiosondaggi qui sotto mostrati.


25 APRILE ALLE ORE 00


-------------------------------------
   PRES   HGHT   TEMP   DWPT   RELH   
    hPa     m      C      C      %    
------------------------------------
370.0   7891  -34.5  -38.3     68    
  300.0   9320  -46.9  -52.9     50    
  295.0   9431  -48.1  -55.1     44    
  264.0  10153  -54.5  -58.3     63    
  250.0  10500  -57.5  -62.4     53   
  244.0  10651  -58.6  -63.6     53   
  217.0  11379  -64.2  -69.2     50    
  211.0  11553  -65.5  -70.5     50    
  209.0  11611  -65.2  -70.7     46    
  200.0  11880  -63.7  -71.7     33    
  185.0  12362  -60.9  -75.9     12    
  181.0  12499  -60.4  -76.9     10    
  166.0  13043  -58.5  -80.8      4    
 

25 APRILE 201 alle ore 12

------------------------------------ 
   PRES   HGHT   TEMP   DWPT   RELH   
    hPa     m      C      C      %    
------------------------------------
360.0   8102  -36.3  -45.3     39    
  300.0   9340  -47.3  -55.3     39    
  279.0   9816  -51.5  -59.5     38    
  253.0  10444  -56.7  -63.7     41    
  250.0  10520  -57.1  -64.1     41    
  200.0  11900  -65.3  -75.3     24    
  195.0  12054  -66.1  -76.1     23    
  191.0  12182  -65.0  -76.8     18    
  170.0  12901  -58.9  -80.9      4    
  168.0  12975  -58.7  -81.2      4    
  161.0  13244  -58.1  -82.3      3    
 

26 APRILE alle ore 00

-------------------------------------
   PRES   HGHT   TEMP   DWPT   RELH   
    hPa     m      C      C      %    
------------------------------------
373.0   7839  -34.7  -45.2     34  
  300.0   9330  -47.7  -59.7     24
  277.0   9847  -51.9  -62.3     28    
  250.0  10510  -57.3  -65.3     35    
  249.0  10535  -57.5  -65.4     35    
  224.0  11191  -61.6  -69.0     37   
  206.0  11710  -64.9  -71.9     37    
  205.0  11739  -64.8  -71.9     37    
  200.0  11890  -64.1  -72.1     33    
  194.0  12079  -63.2  -73.4     24    
  173.0  12789  -60.0  -78.3      7    
  162.0  13197  -58.1  -81.1      4 
 


Appendice 2: approssimazione ellittica

Una valutazione più precisa si può ottenere immaginando che dall’aereo fuoriesca un’unica scia ellissoidale e che lo schiacciamento dell’ellisse dipenda dalla distanza tra i motori più estremi dell’aereo. In questo caso il termine C viene sostituito dal valore Ctot, che per un quadrimotore corrisponde al quadruplo di C.
Se immaginiamo che la scia originata da un aereo (ad alte quote e per alti valori di umidità relativa, laddove la scia assume larghezze consistenti) sia ellissoidale, allora la sua area di base è data dalla formula A=πab dove a è il semiasse maggiore e b il semiasse minore dell’ellisse. Se consideriamo c la semidistanza focale per le note formule dell’ellisse risulta .
Da tale formula mettendo in evidenza la a otteniamo

e quindi per l’area finalmente:






L’equazione 5)  18Ps(1-0,01*Hrel)/RT=C/π R2s  va quindi modificata ponendo al denominatore del secondo membro l’area appena calcolata (si tratta di una funzione della variabile a, mentre la semidistanza focale c è una costante che poniamo uguale a 20 metri).

Si ottiene così la







Invertendo tale funzione per potere calcolare a otteniamo





Ponendo 







possiamo scrivere







Liberando dal denominatore si ottiene l’equazione biquadratica a4-c2a2-F2=0, risolvendo la quale si ottiene:
 




Per la regola di Cartesio l’equazione, presentando una variazione ed una permanenza, ammette una soluzione positiva ed una negativa. Quella negativa porta ad un valore di a2 non accettabile e quindi resta l’unica soluzione





Sostituendo in tale formula il valore di F abbiamo il risultato finale, che permette di calcolare il semiasse maggiore della scia ellissoidale






Il doppio di tale valore rappresenta la massima larghezza possibile della scia.

 Appendice 2: validità dell’approssimazione ideale di gas perfetto

Le pressioni in gioco negli strati dell’atmosfera interessati (come si può verificare controllando un qualsiasi radiosondaggio) cadono in un range compreso tra 0,2 e 30 Pascal. Sebbene si tratti di valori riferiti alle basse temperature, dove la legge dei gas perfetti potrebbe cadere in difetto, le basse pressioni alle quali ci si trova rende abbastanza accurata anche l’uso di tale legge.

Vediamo però esattamente quale sarebbe la correzione da apportare nel caso si utilizzasse una formula più accurata come l’equazione di Van Der Waals.

Per diversi valori all’interno di tale range abbiamo calcolato il rapporto n/V fornito dall’equazione dei gas perfetti n/V=Pp/RT, ottenendo quindi una relazione (lineare) tra Pp (pressione dei gas perfetti) ed n/V.

L’equazione di Van Der Waals si può scrivere anche nella forma

Ricavando Pw (pressione di Van der Waals) dall’equazione si ottiene







relazione che lega la Pressione di Van Der Waals al rapporto n/V.
 
Calcoliamo quindi n/V=Pp/RT per un dato valore di pressione dei gas perfetti, e successivamente sostituiamo il valore trovato di n/V nell’equazione di Van der Waals per determinare il corrispondente valore di Pw .

Le due linee rossa e blu sono quasi perfettamente sovrapponibili nel range studiato

A conti fatti la discrepanza tra i valori di Pw e di Pp è minima, come si può osservare nel foglio di calcolo allegato. Per altro le differenze si notano (come è ovvio) per i valori più alti della pressione, ma ancora per P=30 la differenza è 0,015, ovvero dello 0,5 per mille. Il grafico rappresentato nella figura mostra la dipendenza del rapporto n/V da Pw e da Pp; si vede chiaramente come la differenza sia ben poco rilevante.

NB: i valori delle costanti a e b che entrano nell'equazione di Van der Waals, sono per l'acqua a=5,536 e b=0,3049, come si può verificare consultando un qualsiasi testo (o sito serio) di fisica.
 
 

Allarme futuro per New York: rischia di essere sommersa dall'oceano!

New York sommersa dalle acque dell’Atlantico: sono molti i film che raffigurano la città della grande mela colpita da una catastrofe simile. Per gli scienziati quest’immagine non è poi così irrealistica e fantasiosa.



Secondo un nuovo rapporto scritto da 50 scienziati e pubblicato mercoledì dal New York State Energy Research e Development Authority alluvioni devastanti come quelle causate nello stato di New York dall’ uragano Irene e la tempesta tropicale Lee accadranno sempre più spesso entro il 2020, a causa dei cambiamenti climatici che stanno colpendo la zona. Le 600 pagine del rapporto, chiamato ClimAID, dicono ai newyorkesi che dovranno vedersela sempre più con estati più calde, inverni sempre più nevosi, gravi inondazioni e con una serie di altri effetti sull'ambiente, le comunità e la salute umana.


“In meno di un’ora – scrivono gli esperti – un terzo delle strade di New York potrebbe essere invaso dalle acque e queste a loro volta potrebbero inondare molti tunnel che portano a Manhattan” ma non solo. “L’innalzamento del livello del mare dovuto al cambiamento climatico potrebbe esporre pericolosamente Manhattan alle inondazioni durante forti tempeste. L’intera città potrebbe così subire le conseguenze del riscaldamento climatico“.


“In meno di un’ora – scrivono gli esperti – un terzo delle strade di New York potrebbe essere invaso dalle acque e queste a loro volta potrebbero inondare molti tunnel che portano a Manhattan” ma non solo. “L’innalzamento del livello del mare dovuto al cambiamento climatico potrebbe esporre pericolosamente Manhattan alle inondazioni durante forti tempeste. L’intera città potrebbe così subire le conseguenze del riscaldamento climatico“.

Il peggio potrebbe arrivare oltre il 2020: “se non si farà nulla per frenare il rapido scioglimento dei ghiacciai polari, le acque attorno a Manhattan e Long Island potrebbero innalzarsi fino a 25 cm, mentre nel 2050 l’aumento del livello del mare potrebbe arrivare a un metro. La maggior parte dei tunnel, delle metropolitane, delle autostrade e delle ferrovie che attraversano il Bronx e passano sotto il fiume Harlem e sotto l’East River sarebbero inondate in meno di un’ora. Naturalmente aree della città che oggi sono molto popolate diventerebbero inabitabili con l’innalzamento del livello del mare“. Lo studio prevede inoltre che le temperature medie annuali nello stato di New York saliranno da 4 a 9 gradi entro il 2080 e le precipitazioni aumenteranno dal 5 al 15 per cento, soprattutto in inverno. Altri effetti plausibili in seguito a questi cambiamenti climatici potrebbero essere i seguenti: le zone umide costiere sarebbero inondate di acqua salata, causando la diminuzione, se non scomparsa, di alcuni animali, come il salmone atlantico, così come alcuni tipi di frutta, come le mele, o piante come l’abete rosso, diminuirebbe la produzione di latte, e nascerebbero parassiti, insetti invasivi ed erbacce. Nei mesi estivi, questa situazione potrebbe esporre i newyorkesi a delle carenze energetiche con il rischio di black-out a causa della necessità extra per l'aria condizionata. Insomma, il clima potrebbe diventare per New York e dintorni un vero e proprio incubo nel prossimo futuro, con degli effetti a catena e danni incalcolabili...

sabato 19 novembre 2011

Un imponente eruzione solare diretta verso Venere

giovedì 17 novembre 2011



17 Novembre 2011 - L'imponente struttura plasmatica che si erigeva sul versante sud-est del sole e' diventata instabile il 15 di Novembre ed ha originato,come da previsioni,una eruzione di massa coronale CME che dovrebbe colpire Venere , secondo le prime stime della Nasa,il 17 Novembre 2011.Secondo gli esperti l'impatto colpira' di striscio il pianeta che non possiede un campo magnetico che lo possa proteggere da emissioni di plasma solare.Un evento di questa portata se fosse stato diretto verso il nostro pianeta avrebbe potuto mandare in tilt tutti i trasformatori del pianeta facendoci ritornare all'eta' della pietra in pochi giorni.

Le possibili cause della moria globale di uccelli e pesci!




Mentre i media mainstream tentano di minimizzare le recenti morti, che ora sono diventate globali, vale la pena di tenere traccia delle notizie su questa storia. Sentitevi liberi di aggiungere la vostra alla sezione commenti, e ci aggiorneremo di conseguenza. Spiegazioni mainstream: Fulmini, grandine, collisioni a mezz’aria, linee elettriche e fuochi d’artificio di Capodanno per gli uccelli… invece malattia per i pesci. Questo risulta dando uno sguardo ai media mainstream. Gli uccelli sono incredibilmente sensibili al loro ambiente (si pensi ai canarini nelle miniere di carbone) e il pensiero che essi siano stati colti di sorpresa, o che abbiano sbagliato il loro modello di volo palesemente ridicolo. E dove sono gli uccelli arrostiti da questi colpi di fulmini? E i pesci che muoiono nella stessa regione? Solo una fortuita malattia. Uno dei principali titoli deve essere sancito come il tentativo più triste di sensazionalismo, mentre rivela un’ovvia conclusione naturale Gli uccelli caduti probabilmente morti per un massiccio Trauma. Davvero?

SCIAMI METEORICI


Siamo in un periodo di intensi sciami meteorici stagionali, e parecchi utenti di YouTube hanno segnalato di aver udito bang sonici nell’area, che potrebbero essere indicativi di una locale onda d’urto. Questa potrebbe essere una causa naturale non-cospirativa, che ha effettivamente senso, ma difficile collegare a questo sia gli uccelli che i pesci, a meno che essa non abbia prodotto una frequenza invalidante. C’erano in verità altre anomalie sonore, secondo il rapporto sopra evidenziato.

NUOVA LINEA DI FAGLIA


Madrid: Un eccellente articolo di The American Dream ha raccolto dati sulle recenti attività sismiche lungo questa linea di faglia che corre lungo la sezione medio orientale degli Stati Uniti. Se consideriamo anche il metodo della fratturazione per ottenere gas, l’immensa attività geologica nella regione e il disastro dell’estrazione petrolifera della BP, che ha disperso il Corexit nell’atmosfera, noi potremmo attribuire a questo qualsiasi distruzione di massa nella regione. Tuttavia, siamo di fronte ad un evento globale, quindi potrebbe trattarsi dell’effetto collaterale di qualcosa di più grande, o di un fattore che ha contribuito direttamente.

ESPERIMENTI DEL GOVERNO


La lunga storia degli esperimenti del governo stata esposta da molti ricercatori. La componente strana di queste morti che solo alcune specie sono state colpite, solo all’interno dell’intera regione. E alcune relazioni hanno indicato che gli organi di questi uccelli si sono liquefatti, e questo potrebbe indicare un possibile virus. Potrebbe questo indicare l’uso di armi biologiche specie-specifiche? È agli atti che si sono svolte discussioni su armi biologiche razza-specifiche; si forse trattato di un test sulla possibilità di trasferimento?

MUTAZIONI OGM


Mike Adams di Natural News avanza un’ interessante teoria: quest’ultimo evento locale, ma le morti stanno investendo più specie visto che anche le popolazioni di api e pipistrelli sono in calo. Adams sottolinea che la Monsanto ha una sede nell’Arkansas. È legittimo porsi domande.

GEOINGEGNERIA


Potrebbe l’irrorazione nella zona aver causato questo tipo di fallout? Forse qualcosa di nuovo stato aggiunto alla miscela? Le scie chimiche si sono rapidamente trasformate da teoria cospirativa a fatto documentato. Tanto, che i poteri hanno dovuto ammettere l’esistenza del programma, ma secondo loro a scopo benefico. Tra il cloud seeding e possibili connessioni a HAARP, la ricaduta da scie chimiche deve essere considerata, specialmente perché il programma si svolge quasi in tutto il mondo. Rosalind Peterson stata all’avanguardia nell’aver stabilto una connessione della Geoingegneria agli OGM come fonte combinata per l’esplosione di alghe che riducendo l’ossigeno potrebbero interessare un ampio spettro di sistemi naturali. Inoltre, alcuni ritengono che il sistema di spargimento delle scie chimiche permette anche la dispersione di agenti patogeni. Se ci sarà un focolaio di influenza aviaria o malattie nei prossimi giorni o settimane tra la popolazione umana, nelle zone dove sono caduti gli uccelli, potrebbe essere avanzata una connessione con le scie chimiche. Se questo accadrà, il contagio potrebbe essere attribuito ad una nuova, mortale influenza aviaria. Un’altra possibilità collegata alle scie chimiche quella delle nanoparticelle.

H.A.A.R.P


Uccelli e pesci possono essere sensibili ad impercettibili variazioni di di frequenza. Un post interessante di YouTube da parte di un pescatore di lunga data, menziona la presenza di una lamina di “perla” dietro l’occhio del tipo di pesce tamburo interessato da questo evento. Ha fatto un appello a chiunque nella zona, per cercare segni di danni riguardo a questa lamina. Sia gli uccelli che i pesci si spostano in modo altamente coordinato, e questo indica che si muovono e comunicano attraverso frequenze. Potrebbe il dispositivo HAARP in Alaska aver mandato in cortocircuito i loro sistemi di navigazione? O, forse, questo l’inizio di un effetto a cascata dovuto a decenni di inquinamento elettromagnetico da campi elettromagnetici e onde ELF, intorno al pianeta, provenienti da una vasta gamma di moderni mezzi di comunicazione?

ARMI SCALARI


Queste armi ad energia diretta possono essere distribuite via satellite e creare una vasta gamma di “disastri naturali” che possono essere sintonizzati su determinate frequenze. È stato segnalato che il loro raggio d’azione di diverse miglia. Ancora più pazzesco che ci stato detto che negli uccelli morti sono stati rilevati massicci traumi. Una delle abilità segnalate delle armi scalari quella di creare uno scudo di Tesla di plasma, come una bolla, che potrebbe far esplodere tutto ciò che entra nel suo spazio aereo. Alcuni hanno ipotizzato che questa tecnologia in piena operatività. Ma che cosa succederebbe se invece fosse ancora in fase sperimentale? Ricordate, questo sta accadendo anche in Sud America.

PROGETTO BLUE BEAM


Era il test di un generatore di suono per inscenare a livello globale un’invasione aliena? Questa certamente “una realtà”, e la stessa NASA ha annunciato la sua preparazione per un tale scenario. Il Progetto Blue Beam, come la sua controparte HAARP, utilizza l’energia naturale presente nella ionosfera come dispositivo sia visivo che acustico. Ancora una volta, forse non sono nella fase definitiva, ma, come Tesla, hanno fatto un passo falso involontario.Modifica Geomagnetica e altre modifiche della terra: Come chiunque può vedere dalla gamma di possibilità elencate sopra, siamo di fronte ad una serie di manomissioni dell’uomo. Tuttavia, a questo fanno da sfondo le anomalie che cominciano a prendere forma con l’apparente vagare del nostro polo magnetico, visto che anche il National Geographic ha segnalato che il Polo Nord magnetico sta migrando verso la Russia. Se aggiungiamo a questo un’indebolimento della magnetosfera e la caduta dei livelli di ossigeno, allora le morti tra le specie più delicate fanno presagire un problema più ampio. Infine, un aumento di attività del sole e le tempeste magnetiche potrebbero indebolire il nostro habitat naturale globale.La diffusa distruzione della natura dovrebbe indurci a guardare più intensamente al mondo intorno a noi e a mettere in discussione il nostro rapporto con essa e il nostro effetto su di essa. Forse questo è ciò che avremmo dovuto fare tutti insieme.


Fonte:http://newapocalypse.altervista.org

mercoledì 2 novembre 2011

GIAPPONE SEMPRE PIU' RADIOATTIVO E MORTALE, NOTIZIE IN MERITO SEMPREPIU' SILENZIOSE...

giovedì 27 ottobre 2011




Tokyo - Scienziati, ambientalisti e gruppi di cittadini, hanno richiesto alle autorita' giapponesi di evacuare piu' aeree in merito al terremoto del marzo scorso e relativo incidente nucleare, dopo che hanno trovato ben piu' ampia contaminazione radioattiva di quanto ufficialmente riportato.


Dei ricercatori hanno trovato fino a 6.15 milioni di becquerels per metroquadrato di terreno nella citta' di Fukushima , a 60 km nord-ovest dell'impianto nucleare che sta rilasciando materiale radioattivo nell'ambiente da quando ha subito il danno nel terremoto e tzunami della primavera scorsa.

Le misure sono 4 volte maggiori dei livelli usati per dichiarate e rendere obbligatoria la evacuazionerydelle aree intorno a Chernobyl, in Ukraina, dopo l'incidentr nicleare del 1986: cosi ha detto il ramo giapponese dell'organizzazione ambientalista Friends of the Earth (Amici della Terra).

"Il governo dovrebbe incoraggiare donne incinta e bambini ad evacuare le aree le aree colpite", ha detto giovedi Kanna Mitsuta, un ricercatore di Friends of the Earth che ha partecipato nella raccolta dati.

Egli ha anche detto che anche i residenti nel distretto della citta' di Watar hanno visto come i loro contatori geiger andassero oltre la scala di riferimento, che va fino a 10 microsieverts/ora.


Giusto per un raffronto: mercoledi solo a 7 km dallla centrale nucleare e dentro i 20 km della zona di esclusione intorno alla stazione nucleare, sono stati rilevati livelli di radiazine di 14.24 microsieverts/h

I Becquerels misurano le unita' di radiazione emesse da una sostanza. I. Sieverts misurano l'impatto potenziale della radiazione su un organismo esposto.

La ricerca, che ha esaminato campioni di suolo raccolti il 14 settembre da 5 localita' a Fukushima, è stata condotta da Tomoya Yamauchi, professore ed esperto di radiazioni alla Kobe University.
Yamauchi si è unito a Friends of the Earth Japan e ad altri gruppi civici per fare pressione e richiedere una evacuazione di almeno coloro che sono piu' vulnerabili alla esposizione radioattiva.

Ma i governi centrali e locali non l'hanno decisa, portando gli attivisti locali e gli ambientalisti ad accusarli di non mettere al primo posto la salute degi residenti. I critici hanno invece accusato le autorita' di essere piu' preoccupati della economia locale, che potrebbe soffrire se l'evacuazione scatenasse un maggioer fuggi fuggi della popolazione.
Decine di migliai di residenti hanno gia' volontariamente lasciato la prefettura intorno all'impianto nucleare di Daiichi a Fukushima.

Yamauchi ha detto che la contaminazione dell'area è cosi grave che le autorita' devono rimuovere non solo il terreno di superficie, ma anche le superfici delle strade, dei tetti e le pareti di cemento armato.


Mitsuta ha espresso preoccupazione sul fatto che la pulizia ufficiale sia superficiale ed i suoi effetti solo temporanei.

I livelli di radiazione scendono in fretta dopo il lavoro di decontaminazione, ma ogni volta che piove il terreno contaminato fkuisce nell'aerea delle foreste che circondano le montagne ed i livelli risalgono , ha detto. Gli esperti hanno detto che i boschi che coprono il 71percento della prefettura di Fukushima, sono stati altamente contaminati.

M

fonte: http://www.monstersandcritics.com/news/asiapacific/news/article_1670038.php/Critics-urge-Japan-to-widen-nuclear-evacuation-zone
sintesi e traduzione, Cristina Bassi, www.cafedehumanite.blogspot.com

NUBRIFAGI IN LIGURIA E TOSCANA: TANKER ENEMY METEO HA UN'ALTRA IPOTESI


Rosario Marcianò su Radio IES (28 ottobre 2011), intervistato dal conduttore David Gramiccioli. Il tema riguarda i nubifragi recenti in Liguria di Levante e Toscana, puntualmente previsti da Tanker Enemy Meteo, mentre la protezione civile ed i meteorologi non hanno lanciato nessun allarme. Per quale motivo? Quale verità nascondono? Molte vite si sarebbero potute evitare!

http://www.archive.org/download/RosarioMarcianSuRadioIes28Ottobre2011/RadioIes-IntervistaARosarioMarcian28-10-2011.mp3

FACEBOOK COSTRUISCE UN NUOVO DATA CENTER AL CIRCOLO POLARE ARTICO...

 

Facebook confirmed that it had picked the northern Swedish city of Lulea for the data centre partly because of the cold climate - crucial for keeping racks of high-performance computers cool
Facebook ha confermato di aver scelto la nordica  citta' svedese di Lulea per il suo data centre, in parte dato il clima freddo: essenziale per tenere freschi i racks dei computer ad alta prestazione
  • il primo impianto fuori dagli USA, rendera' Facebook piu' veloce per gli europei
  • nel nord della Svezia, a 60 miglia dal Circolo Polare Artico,
  • altri giganti del web come Google ospitano gia' 'server farms' vicino all'Artico per tenerle al fresco
  • vicino ad una grande diga su un fiume che genera energia due volte tanto Hoover Dam
  • l'impianto avra' 14 generatori diesel come backup
'Facebook ha piu' utilizzatori fuori dagli USA, che al suo interno,' ha detto il il direttore alle operazioni della sede, Tom Furlong. E' arrivato il tempo per noi per espanderci in Europa.'

Ha detto anche che gli utilizzatori europei avranno migliori prestazioni per avere un nodo di traffico dati piu' vicino a loro.Facebook attualmente archivia dati nelle sedi in California, Virginia e Oregon e sta costruendo un'altra struttura nella Carolina del Nord.Le azirende si affidano ai data centers non solo per avere connessioni piu' veloci per le persone limitrofe, ma anche per fare un backup nel caso il sistema subisse danni.

Facebook Director of Operations, Tom Furlong unveils plans for the new facility in Lulea in northern Sweden - it's the firm's first data centre outside the U.S.
il direttore delle operazioni di Facebook, Tom Furlong, che svela i progetti per una nuova struttura a Lulea, nel nord della Svezia.

The Mayor of Lulea, Karl Petersen, and Matz Engman, CEO for Lulea Business Agency, show that they 'like' the proposed new plant
Il sindaco di Lulea, Karl Petersen e Matz Engman, Amm Delegato della Lulea Business Agency, mostrano di gradire il nuovo progetto proposto.


Facebook is also currently building another data centre in Prineville Oregon. The company's expansion has been extremely rapid, and it needs more data centres to shoulder the load
Facebook attalmente sta anche costruendo un altro data centre a Prineville Oregon. L'espansione della azienda è stata estremamente rapida, per questo ha bisogno di piu'data centres

martedì 1 novembre 2011

Non è Gheddafi, l'uomo ucciso a Sirte. Si chiamava Ahmid.

Non è Gheddafi, l'uomo ucciso a Sirte. Si chiamava Ahmid.
L'uomo nella foto, con il foro di proiettile in testa, non è Muammar Gheddafi, ma la sua controfigura, si chiamava Ahmid, ed era presente a Villa Pamphili, a Roma, mentre cenava assieme a Tronchetti-Provera e Afef.
'Ci prendono per il naso? occhio al naso, non risulta che Muammar abbia fatto il lifting al naso beduino.'
Analisi del video 'dell'assassinio di Gheddafi'
1. Sul video che sarebbe stato registrato a Sirte, il sole splende, polvere ovunque... tuttavia, in realtà, solo il giorno prima a Sirte vi era stato un nubifragio.
2. In due diverse parti dello stesso video possiamo vedere che il 'colonnello' ha i capelli di due colori diversi, in una parte ha capelli castano chiaro, nell'altra ha i capelli neri.
3. In un video del 'colonnello morto', ha il naso irregolare, sembra spezzato in modo strano, in altri video in cui quest'uomo è morto, il suo naso è diritto
4. Nel primi video (da Sirte) il suo volto appare molto giovane, ma sappiamo tutti che è rugoso.
5. Hanno detto che gli hanno sparato alle gambe, e che è morto dissanguato, ma questo 'colonnello' catturato sta in piedi mentre lo spingono in giro. Inoltre, la parte inferiore del corpo non è coperta di sangue.
6. La parte superiore del corpo nudo del 'colonnello' è giovane, senza segni di invecchiamento nel video, ma il colonnello è un uomo di 70 anni. Sapete come appare il corpo di un uomo di 70 anni, specialmente di un uomo che ha speso tutta la sua vita nel deserto.
7. Alcuni dei video rilasciati sono stati registrati un giorno prima della presunta morte, il 19 ottobre(!)
8. Secondo la loro propaganda, lo hanno trovato in una fogna. Eppure 'lui' appare rasato di fresco, la barba tagliata nel video, ecc.
9. C'è un altro dettaglio strano nel video di Sirte, una donna nera -una civile- guarda lo spettacolo, e sembra molto rilassata. Una donna nera civile a Sirte al fianco dei topi (!?). Questo è impossibile. Tutti sanno ciò che i ratti della NATO/al-Qaida stanno facendo ai neri, uomini, donne e bambini in Libia. Li impiccano, linciano e decapitano. Specialmente le donne nere a Sirte, SE ALCUNE hanno lasciato Sirte (cosa di cui dubitare fortemente) non sarebbero mai state dalla parte dei topi razzisti. Questo è veramente strano.
10. In un video, Gheddafi è coperto di sangue quando lo mettono in un pick-up; in un altro con la stessa 'azione' il suo volto è pulito come se fosse diretto a un matrimonio.
11. Fatto: manifestazioni di massa contro la NATO e CNT si preparavano, unificate a contro-attacchi e alla rivolta già iniziata il 14 ottobre.
12. Pochi giorni dopo Hillary Clinton è venuta e ha detto che voleva Gheddafi morto, ed è stato ucciso.
13. Non solo lui, ma i suoi figli e ogni alto funzionario che si riusce a ricordare 'sono stati uccisi lo stesso giorno a SIRTE', anche se è noto che Gheddafi e i suoi figli erano leader di diverse brigate in fronti differenti della Libia. (Nota: la Libia è grande un terzo dell'Europa, e Sirte è solo una piccola città che è stata per mesi sotto assedio)
14. Aisha Gheddafi, la figlia. dice che è vivo.
15. Gheddafi ha 12 sosia.

Altra ripresa del brutale assassinio

Fonte: LibyaSOS
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